Giulitta Zamperini racconta la cantina Poggio Grande

28 Ottobre 2016

A Poggio Grande, padre e figlia si dedicano con passione alla coltivazione di alcune varietà di vitigni internazionali e il Sangiovese dai quali nascono vini puri

giaridino-poggio-grandeGiunta alla nona tappa del viaggio alla scoperta dei volti Orcia Doc, percorro la strada che conduce a Ripa D’Orcia. Allontanandomi da Poggio al Vento mi appresto a raggiungere un’altra località chiamata Poggio Grande dove si trova la cantina della famiglia Zamperini.

Accompagnata sempre da pioggia battente e nebbia che cela le meravigliose colline della valle dell’Orcia, ormai rivestite da tonalità di colore tipiche dell’autunno; mi dirigo verso il signor Luca Zamperini e sua figlia Giulitta. Accomodati presso la suggestiva sala degustazioni, Giulitta, giovanissima e intraprendente produttrice di vino Orcia Doc comincia a raccontarmi la sua storia.

Giulitta Zamperini racconta la sua cantina Orcia Doc

botti-cantina-poggio-grandePoggio Grande nasce nel 1999 come azienda vitivinicola. Mio padre quell’anno decise di provare ad aggiungere all’azienda di famiglia, già dedita all’attività cerealicola e olivicola, la produzione  vitivinicola. Prima come hobby poi come lavoro a tempo pieno, mio padre si dedica intensamente alla cantina e sempre nel 1999 produce le prime bottiglie di IGT Toscana.  Questa passione dunque si trasforma in qualcosa di più forte, in un amore per la terra e per il vino che non lascerà mai più. Sono ormai sei anni che lavoro con mio padre aiutandolo sia in vigna sia in cantina. E’ riuscito a trasmettermi fin da subito la sua passione tanto che mi ha convinta a rimanere in azienda, occupandomi inizialmente solo dell’accoglienza clienti e delle degustazioni. Un giorno mi propose di provare a ‘sporcarmi le mani’ per assaporare tutti gli aspetti che questo lavoro possiede. Così nel 2011 mi fece piantare, letteralmente parlando, la mia vigna. Da quel momento si è creato un legame tra me e la terra indissolubile nonostante l’enorme energia fisica e mentale che serve ogni giorno per svolgere questo lavoro. Credo che è quando stai a contatto con la vite che capisci veramente da dove proviene quello che poi si ritrova nella bottiglia. Questa esperienza mi ha condotto ad avvicinarmi sempre più al mondo del vino tanto che ho deciso di entrare a far parte dell’associazione Onav e, da quest’anno, sono diventata vicepresidente del Consorzio Orcia.

Il vitigno con cui abbiamo cominciato la produzione vinicola è il Sangiovese, il principe di queste zone; ma, la nostra particolarità vini-orcia-doc-poggiogranderisiede nella coltivazione di vitigni internazionali come Cabernet Souvignon, Syrah e due vitigni francesi a bacca bianca. Siamo un’azienda a conversione biologica dal 2014. Questa scelta è dovuta dal fatto che la mia famiglia proviene da una tradizione contadina sempre stata dedita alla campagna e alla lavorazione della terra in modo sano e rispettoso della natura. Nei nostri 4,5 ettari di vigneto, per lo più adatto all’allevamento del vitigno autoctono, i restanti appezzamenti di terreno sono suddivisi in piccole parti, ognuna delle quali si trova un vitigno diverso. Oltre alla possibilità di risiedere in un territorio unico e meraviglioso come la Val d’Orcia, la cantina Poggio Grande può offrire la possibilità di assaggiare tante varietà di vini che provengono dalla solita vigna, spaziando da un Sangiovese Grosso estremamente caratteristico ad un bianco barricato di vitigni francesi. Questo per noi comporta un grandissimo impegno, ma allo stesso tempo dà grandi soddisfazioni perchè trasmette a chi lo degusta, la medesima passione con cui quel vino viene prodotto. Infatti, da quando mio padre ha cominciato questa attività, ha sempre ricercato nei suoi vini la massima espressione del territorio, che nel nostro caso, si manifesta attraverso la coltivazione di vitigni internazionali, dai quali si ricavano vini in purezza, rimanendo comunque fedeli al Sangiovese. I nostri vini più importanti sono Scorbutico Rosso Orcia Doc, un blend; e l’Orcia Doc Sestrezo, un Sangiovese in purezza che fa due anni di affinamento in tonneau di rovere francese e una vinificazione in acciaio a temperatura controllata tra 20-30 gradi. Dunque dalle prime bottiglie siamo arrivati adesso ad una produzione di 20mila all’anno.

Un’altra grande passione di famiglia, che nasce prima del vino, sono i cavalli da Palio. Attualmente ne abbiamo tre, uno dei quali porta il nome del vino Scorbutico. Mentre l’appellativo Sesterzo proviene dal nome di una moneta romana che abbiamo ritrovato durante i lavori in vigna.

Se dovessi associare il vino Orcia Doc ad un genere musicale, sicuramente sceglierei un brano di Einaudi o Giovanni Allevi che, a mio parere, lega bene la poesia e l’eleganza che c’è nel vino alla musica”.

“La vigna è come un bambino, ha bisogno di tutte le cure e l’amore di questo mondo.” (Giulitta Zamperini)

GUARDA IL VIDEO DELLA CANTINA POGGIO GRANDE

Visita alla cantina Orcia Poggio Grande di Castiglione d’Orcia

In visita alla cantina Poggio Grande di Castiglione d’Orcia, dove padre e figlia si dedicano con passione alla coltivazione di alcune varietà di vitigni internazionali e al Sangiovese dai quali nascono vini puri

Documenti scaricabili
- Scheda tecnica Sesterzo Orcia Doc

cantine val d'orcia
CANTINE ASSOCIATE
media consorzio vino orcia
PRESS MEDIA KIT
orcia
VIDEO
notizie vino toscana
NEWS