Roberto Terzuoli racconta la cantina Orcia Doc SassodiSole

5 Ottobre 2016

Nella cantina SassodiSole da tre generazioni si producono vini 100% Sangiovese grazie ad una fine selezione delle uve

vigne-sassodsole-orciadocIl mio viaggio alla scoperta dei volti dell’Orcia doc, inizia proprio dal cuore del territorio patrimonio mondiale dell’umanità, la valle dove scorre l’omonimo fiume. Immersa nelle colline senesi, nella parte nord-est del Comune di Montalcino, si trova l’azienda SassodiSole.

La visita a SassodiSole non poteva non essere caratterizzata da un cielo azzurro e da un sole alto che picchiava forte sui vigneti. La giornata, tipicamente settembrina, permetteva di godere di una vista sull’intera valle e sulla vicinissima città di Montalcino. Arrivata in azienda, mi sono diretta subito in cantina dove ho trovato gli operai, a mo’ di “catena di montaggio”, intenti nel lavoro di imbottigliamento del vino. Le bottiglie che stavano stoccando contenevano il giovane rosso Orcia dell’annata precedente, il 2015. Questo “nettare di Bacco” proviene dai 5 ettari di vigneto coltivati intorno alla proprietà, insieme ai restanti 40 che sono suddivisi a oliveto, seminativo e bosco. I vigneti, interamente costituiti dal vitigno autoctono Sangiovese, sono situati ad un’altitudine compresa tra i 280 e i 320 metri s.l.m., su terreni di medio impasto con presenza di scheletro e con esposizione prevalentemente a sud-ovest. La produzione di bottiglie si attesta sulle 13mila all’anno. L’azienda SassodiSole, avendo la rara peculiarità di trovarsi nella zona  del Brunello di Montalcino D.O.C.G, si deidca anche alla produzione di questo prestigioso vino oltre al Rosso di Montalcino D.O.C.

Dopo questa parentesi, tornerei a parlare dell’incontro che di li a poco avrei fatto con il signor Roberto Terzuoli, giovane e intraprendente proprietario della cantina SassodiSole, e con il figlio, il piccolo Tommaso, praticamente il braccio destro del suo papà. Congedandomi dagli operai presi dai lavori di cantina, mi sono poi diretta in ufficio dove Roberto e Tommaso mi hanno accolta e accompagnata per il wine tour.

Roberto Terzuoli racconta SassodiSole

roberto-orciadoc<<La passione per il vino mi è stata trasmessa da mio padre che a sua volta gli fu trasmessa da mio nonno, il quale  già nel secondo dopoguerra acquistò questa azienda.  Quindi sono tre generazioni che produciamo vino, e chissà se in futuro mio figlio Tommaso prenderà in mano le redini della cantina. Dunque è l’unione familiare e l’amore condiviso per il vino che ci spingono, giorno dopo giorno, a curare a 360 gradi gli aspetti legati a questo lavoro: dalle mansioni  in vigna e in cantina, a quelle della promozione e commercializzazione del prodotto.
L’azienda SassodiSole produce Orcia con il 100% di Sangiovese. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare questo vitigno, “principe” incontrastato di queste zone. Rappresenta il nostro valore aggiunto, l’ingrediente che differenzia l’Orcia dagli altri vini. Le tecnologie che utilizziamo affinché il nostro prodotto sia un prodotto di qualità, sono tecnologie che applichiamo nella viticultura più che in cantina. Credo che sia molto importante lavorare bene in vigna. Quando guardiamo queste vigne da lontano ci sembrano tutte uguali, le viti che le vanno a comporre, ma in realtà ogni vite ha la sua vita, la sua storia, quindi l’occhio e la mano dell’uomo sono la principale tecnologia che utilizziamo in questa azienda per far si che il prodotto venga fuori al meglio. La macchina non sa scegliere, per lei le viti sono tutte uguali, mentre l’uomo ha la capacità di scegliere. L’uomo sa quale è l’esigenza di ciascuna vite. 
Se dovessi descrivere in due parole il vino Orcia, lo definirei puro e genuino. Puro perché viene prodotto in una terra incontaminata, la Val d’Orcia; genuino perché come ho appena spiegato, il lavoro che sta dietro a questo vino è internamente artigianale. La nostra peculiarità è quella di essere una piccola azienda come tante altre presenti sul territorio che producono Orcia, ma il nostro vantaggio risiede nell’accurata selezione manuale delle uve e nel processo di invecchiamento in botti grandi da 35 e 50 Hl rigorosamente in rovere di Slavonia. Certamente utilizziamo la tecnologia che ci permette di migliorare la qualità, ma è anche vero che non ci dimentichiamo mai del passato e spesso ci voltiamo a guardarlo.

grappolo-uva-orciadoc Le soddisfazioni che si possono ricavare da questo lavoro, non risiedono solo nel momento del processo di produzione, le varie fasi che lo compongono; ma stanno anche nel prodotto finito, quando dopo intere giornate di lavoro, ti ritrovi la bottiglia tra le mani, espressione del prodotto finito. Il primo desiderio è quello di gustarti un buon calice di quell’Orcia doc, non tanto per testarlo ai fini commerciali, ma gustarlo con la consapevolezza di tutta la fatica, le decisioni, la passione che hanno tirato fuori quella bottiglia di vino. E se dovessi pensare, ad un genere musicale che accompagna questo momento, mi verrebbe in mente la musica classica, in particolare “Le quattro stagioni” di Vivaldi. Questo ciclo naturale che si ripete di anno in anno, ogni stagione ha un proprio carattere, ma nonostante questo, un bicchiere di vino è buono da gustare in qualsiasi periodo dell’anno>>.

“Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno”. (Albert Einstein)

GUARDA IL VIDEO DELLA CANTINA SASSODISOLE

Visita alla cantina Orcia SassodiSole di Montalcino

Visita la cantina Orcia Doc SassodiSole che si trova a Torrenieri nel comune di Montalcino. Qui da tre generazioni si producono vini 100% Sangiovese grazie ad una fine selezione delle uve

 

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