Paolo Salviucci racconta la cantina Orcia Campotondo

7 Ottobre 2016

E’ presso la cantina Campotondo che si alleva la vite ad alberello dalla quale nascono tre vini Orcia Doc di spiccato carattere

campigliadorcia-settembre-orcia-docIl mio viaggio alla scoperta dei volti dell’Orcia doc continua nel cuore della Valle dove scorre il fiume Orcia. Questa volta mi trovo vicina all’imponente vulcano (ormai inattivo), il Monte Amiata, più precisamente nel comune di Castiglione d’Orcia. Proprio sotto il borgo medievale di Campiglia d’Orcia, si trova l’azienda Campotondo. Situata ad un’altitudine di 800 metri, sovrasta la valle circostante e l’antica via Francigena che dalle regioni del nord porta fino a Roma.

Il secondo volto tutto da scoprire è quello del signor Paolo Salviucci, produttore di vino Orcia doc e padre di famiglia che, con molta forza di volontà e spirito di iniziativa, nel 2000 ha intrapreso questa attività in continua evoluzione. Infatti, appena arrivata in azienda, ho trovato Paolo alle prese con i lavori in cantina. Tutto era pronto in attesa dei nuovi grappoli d’uva che sarebbero stati depositati nei prossimi giorni di vendemmia. Con molta disponibilità ha lasciato per un momento le faccende che stava sbrigando per affiancarmi nella visita e raccontarmi la sua storia…

Paolo Salviucci racconta la cantina Campotondo

campotondo-vite-alberello-orcia<< Nella mia famiglia la passione per il vino non è mai venuta meno. Questa mi ha coinvolto e animato sempre di più, tanto che sedici anni fa ho deciso di dare vita all’azienda Campotondo. Originariamente le uve raccolte venivano prodotte e vinificate prevalentemente per uso familiare, ma dal 2000 questa cantina ha visto uscire in bottiglia un vino di qualità grazie all’arrivo della tecnologia e dell’innovazione, ma, allo stesso tempo, non abbandonando mai gli insegnamenti del passato. Campotondo nasce quindi in una micro zona inconsueta. Intuii che la poca profondità dei terreni argillosi avrebbe impedito un’eccessiva vigoria di vegetazione della vite a scapito della frutta, che lo scheletro minerale poteva impartire al vino rigore ed eleganza, e che la ventilazione tipica della quota a 500 metri prometteva uva sana e maturata a dovere.
Nella sfida che ho intrapreso ho deciso di misurarmi con il Sangiovese. La forma di allevamento adottato è quella della vite ad alberello. Si tratta di un sistema antico, che permette la densità d’impianto auspicabile per la produzione di uve di qualità, ma che richiede anche molto lavoro di natura esclusivamente manuale. È da questo vitigno particolare, distinto dal cordone speronato tipico di queste zone, che nascono i miei tre rossi Orcia doc di spiccato carattere: Banditone, Mezzodì e Il Tocco. Se dovessi descrivere in una parola l’Orcia doc, direi che è la varietà,  le tante sfaccettature che mostra, a dare carattere a questo vino. Ne sono una conferma i miei tre prodotti. Il numero annuale di bottiglie che si producono, si attesta intorno a 8.500. Tra queste non manca lo Chardonnay, un vino bianco gratificante. Ma a Campotondo non produciamo solo vino. L’olio extravergine d’oliva è un’altra chicca della nostra azienda, proprio perché la zona di Castiglione d’Orcia è nota per la produzione di questo prodotto.

Sono proprio le piccole dimensioni dell’azienda e il limitato numero di bottiglie di vino prodotte, a rendere qualitativo il processo di tre-vini-orcia-campotndolavorazione che va dalla vendemmia alla bottiglia. Non siamo ancora una azienda biologica certificata, ma molte delle tecniche utilizzate rispecchiano questa filosofia e il fatto di trovarsi su un territorio incontaminato come quello della Val d’Orcia, è certamente un valore aggiunto per la nostra cantina.
Se dovessi legare il vino Orcia doc ad un genere musicale in particolare, sceglierei il Jazz, non solo per gusti personali, ma soprattutto perché come la musica Jazz è espressione della cultura afroamericana, anche il vino Orcia rappresenta le tradizioni ed un preciso territorio, quello della Val d’Orcia. Inoltre, la peculiarità del jazz risiede nella tecnica dell’improvvisazione, che non significa suonare “a casaccio” ma possedere una grande cultura musicale e sensibilità ritmica; così, anche la denominazione Orcia, seppur ancora nella sua giovane età può apparire un vino “improvvisato”, ma in realtà porta con sé la storia di un territorio rinomato per la produzione vitivinicola, dove tradizione contadina e innovazione si intrecciano per creare vini di fama mondiale>>.

“Non c’è nulla come una sfida che faccia uscire ciò che di meglio c’è in un uomo” (Sean Connery)

GUARDA IL VIDEO DELLA CANTINA CAMPOTONDO

Visita alla cantina Orcia Campotondo di Campiglia d’Orcia

In visita alla cantina Campotondo di Campiglia d’Orcia dove sulle pendici del Monte Amiata si coltiva la vite ad alberello dalla quale nascono tre vini Orcia Doc di spiccato carattere

cantine val d'orcia
CANTINE ASSOCIATE
media consorzio vino orcia
PRESS MEDIA KIT
orcia
VIDEO
notizie vino toscana
NEWS