BuYWine 2014 Anteprime Toscane

19 febbraio 2014 – Il vigneto toscano vale -secondo WineNews- 3 miliardi e 300 milioni di Euro <> esordisce l’Assessore Gianni Salvadori <> ed è infatti il vino il comparto regionale che trascina l’export e cresce di più con il 46% di aumento in cinque anni. Per questo la Toscana del vino sale sul palcoscenico e, per la prima volta, marcia compatta alla conquista dei mercati esteri. Un programma e un impiego di forze impressionanti di Toscana Promozione, che sotto la guida di Silvia Burzagli ha portato a Firenze 296 importatori e 90 giornalisti di tutto il mondo. Inizio alla grande anche per la giovane Orcia Doc che, nella serata inaugurale nei saloni pieni di stucchi settecenteschi di Villa Montalto, sbaragliava la concorrenza ed era la denominazione più assaggiata. Sarà la fortuna degli esordienti ma indubbiamente l’Orcia tira. C’era persino una importatrice in Kimono in fila per degustarla. La mattina dopo, alla Fortezza da basso, dove espone la moda durante Pitti, iniziava il Buy Wine. 296 cantine, ciascuna con un proprio spazio per l’assaggio e la contrattazione, incontrano una ventina di buyers secondo un calendario di appuntamenti che incrocia domanda e offerta. Un B2B serrato di due giorni chesi è rivelato più efficace delle fiere tradizionali. Dal terzo giorno gli importatori proseguivano il loro viaggio nei territori del vino mentre i giornalisti partecipavano alle anteprime delle denominazioni più blasonate. Per primo il Chianti Classico nel salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio a Firenze e poi con una cena preparata da Pinchiorri. Ma anche le denominazioni esordienti si sono fatte notare: abbiamo ritrovato 24 importatori di Buy Wine a San Quirico d’Orcia, sotto gli affreschi del cinquecentesco Palazzo Chigi, dove li aspettavano 19 cantine dell’Orcia DOC. E’ seguito un pranzo alla Fattoria del Colle, insieme a tutti i produttori, ospiti della Presidente del Consorzio Donatella Cinelli Colombini e poi il viaggio proseguiva nelle cantine. Forse i buyer non sarannlo rimasti a bocca aperta, come a Firenze, ma certamente non erano delusi, i luoghi e i vini sono eccezionali!